“Meglio un giorno da clown che cento da struzzo con la testa sotto la sabbia”
Esaminiamo innanzitutto gli elementi del caso:
- una ragazza vuole conoscere un ragazzo che frequenta la sua palestra
- la ragazza non sa come fare per conoscerlo
- la ragazza finisce per rinchiudersi in un consolante atteggiamento vouyerista che le procura un piccolo piacere in confronto a quello che avrebbe se…
…osasse scatenarsi in un qualsiasi tentativo di approccio. Ebbene sì, perché che il tentativo riesca o meno, entrambi i risultati sarebbero altamente gratificanti:
1) L’approccio riesce: meglio di così!
2) L’approccio fallisce clamorosamente: si ha qualcosa di divertente da raccontare alle amiche e si scopre che si sta puntando un obiettivo non raggiungibile e che è meglio impiegare il proprio tempo in altro modo.
Quindi, qualsiasi cosa si tenti per approcciare l’obiettivo, anche la più stupida, è sempre più divertente che starsene a guardare. :D
Se voglio guardare un bell’uomo, mi prendo un poster da appendere in camera. Quelli in carne e ossa tanto vale tentare di conoscerli ;)
Faccio notare che questa teoria vale sia per l’amicizia che per l’amore. Se una persona ci piace, bisogna osare!